La tradizione del vero tortellino di Bologna, detto anche “ombelico di venere”, è celebre per il gusto e le leggende, come quella della “secchia rapita” del Tassoni quando un locandiere, al risveglio di Venere, affascinato dalla sua bellezza, volle riprodurre l’ombelico riempiendo e ripiegando un pezzo di pasta sfoglia dando così origine al tortellino.
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto i tortellini Bolognesi come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
La tradizione del vero tortellino di Bologna, detto anche “ombelico di venere”, è celebre per il gusto e le leggende, come quella della “secchia rapita” del Tassoni quando un locandiere, al risveglio di Venere, affascinato dalla sua bellezza, volle riprodurre l’ombelico riempiendo e ripiegando un pezzo di pasta sfoglia dando così origine al tortellino.
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto i tortellini Bolognesi come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
La tradizione del vero tortellino di Bologna, detto anche “ombelico di venere”, è celebre per il gusto e le leggende, come quella della “secchia rapita” del Tassoni quando un locandiere, al risveglio di Venere, affascinato dalla sua bellezza, volle riprodurre l’ombelico riempiendo e ripiegando un pezzo di pasta sfoglia dando così origine al tortellino.
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto i tortellini Bolognesi come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Quando il ripieno classico del Tortellino bolognese incontra la sfoglia verde alle ortiche, prendono vita gli Ortichini®. La sfoglia ruvida realizzata con le uova di galline allevate a terra avvolge un ripieno autentico di sapori, in cui convivono armoniosamente il Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi e la Mortadella prodotta nella città di Bologna. L’ortica in passato veniva usata per dare un colore diverso alla sfoglia, mentre oggi è conosciuta anche per le sue proprietà benefiche.
l tortellino di Bologna vestito dalla sfoglia all'ortica.
L’ortica, deriva dalla pianta officinale che ha origini antiche, già conosciuta ai tempi della Grecia per le proprietà benefiche, grazi ai sali di selenio, ferro, sodio, cromo, rame, zolfo, calcio, zinco, silicio, magnesio, e fosforo. L’ortica è anche ricca di vitamine A, B1, B2, B3, C, J e K.
Le perle nere sono dedicate a chi ama la tradizione unita a sapori ricercati, raffinati e gustosi. Il mallo di noce, infatti, rende la sfoglia di un colore scuro “minimal” d’impatto e attraente per una composizione originale dei piatti.
Le perle nere sono dedicate a chi ama la tradizione unita a sapori ricercati, raffinati e gustosi. Il mallo di noce, infatti, rende la sfoglia di un colore scuro “minimal” d’impatto e attraente per una composizione originale dei piatti.
Un morbido ripieno agli spinaci avvolto con maestria in un fazzoletto di sfoglia all'uovo.
Sono un’invenzione della cultura medioevale, sintesi dell'arte della pasta e di quella delle torte: sfoglia sottile come una lasagna con farina di grano tenero e uova, ritagliata in piccoli pezzi richiusi ciascuno con dentro una farcia salata (verdure, carne, salumi, formaggi) o dolce (marmellate, mostarde, uvette, frutta candita, biscotti). I tortelloni si cuocevano in due modi diversi: bolliti in acqua o brodo e serviti con formaggio e spezie, o fritti e addolciti di zucchero e miele.
Un morbido ripieno agli spinaci avvolto con maestria in un fazzoletto di sfoglia all'uovo.
Sono un’invenzione della cultura medioevale, sintesi dell'arte della pasta e di quella delle torte: sfoglia sottile come una lasagna con farina di grano tenero e uova, ritagliata in piccoli pezzi richiusi ciascuno con dentro una farcia salata (verdure, carne, salumi, formaggi) o dolce (marmellate, mostarde, uvette, frutta candita, biscotti). I tortelloni si cuocevano in due modi diversi: bolliti in acqua o brodo e serviti con formaggio e spezie, o fritti e addolciti di zucchero e miele.
Il tradizionale tortellone di Bologna. Un morbido ripieno al prezzemolo avvolto con maestria in un fazzoletto di sfoglia all'uovo.
Sono un’invenzione della cultura medioevale, sintesi dell'arte della pasta e di quella delle torte: sfoglia sottile come una lasagna con farina di grano tenero e uova, ritagliata in piccoli pezzi richiusi ciascuno con dentro una farcia salata (verdure, carne, salumi, formaggi) o dolce (marmellate, mostarde, uvette, frutta candita, biscotti). I tortelloni si cuocevano in due modi diversi: bolliti in acqua o brodo e serviti con formaggio e spezie, o fritti e addolciti di zucchero e miele.
Il tradizionale tortellone di Bologna. Un morbido ripieno al prezzemolo avvolto con maestria in un fazzoletto di sfoglia all'uovo.
Sono un’invenzione della cultura medioevale, sintesi dell'arte della pasta e di quella delle torte: sfoglia sottile come una lasagna con farina di grano tenero e uova, ritagliata in piccoli pezzi richiusi ciascuno con dentro una farcia salata (verdure, carne, salumi, formaggi) o dolce (marmellate, mostarde, uvette, frutta candita, biscotti). I tortelloni si cuocevano in due modi diversi: bolliti in acqua o brodo e serviti con formaggio e spezie, o fritti e addolciti di zucchero e miele.
Meglio conosciuti come Tortelloni di zucca, i nostri Cappellacci sono un prodotto dal sapore sorprendente e facile da abbinare a diversi condimenti. Il ripieno di questa pasta fresca, insaporito dal Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi, è tanto colorato quanto squisitamente dolce e gustoso. Una vera prelibatezza preparata solo con materie prime da noi accuratamente selezionate.
Meglio conosciuti come Tortelloni di zucca, i nostri Cappellacci sono un prodotto dal sapore sorprendente e facile da abbinare a diversi condimenti. Il ripieno di questa pasta fresca, insaporito dal Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi, è tanto colorato quanto squisitamente dolce e gustoso. Una vera prelibatezza preparata solo con materie prime da noi accuratamente selezionate.
Chiamati anche “tortelli matti”, i Balanzoni bolognesi venivano preparati tradizionalmente con quel che restava del ripieno dei Tortellini e della ricotta utilizzata per fare i Tortelloni. Mix di vera bolognesità, il ripieno di questa pasta è composto da morbida ricotta fresca, prelibata Mortadella prodotta nella città di Bologna e Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi.
Chiamati anche “tortelli matti”, i Balanzoni bolognesi venivano preparati tradizionalmente con quel che restava del ripieno dei Tortellini e della ricotta utilizzata per fare i Tortelloni. Mix di vera bolognesità, il ripieno di questa pasta è composto da morbida ricotta fresca, prelibata Mortadella prodotta nella città di Bologna e Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi.
Un tortellone ricco e goloso con la sfoglia all'ortica, in un formato a sua volta ricco e goloso.
L’ortica, deriva dalla pianta officinale che ha origini antiche, già conosciuta ai tempi della Grecia per le proprietà benefiche, grazi ai sali di selenio, ferro, sodio, cromo, rame, zolfo, calcio, zinco, silicio, magnesio, e fosforo. L’ortica è anche ricca di vitamine A, B1, B2, B3, C, J e K.
Un tortellone ricco e goloso con la sfoglia all'ortica.
L’ortica, deriva dalla pianta officinale che ha origini antiche, già conosciuta ai tempi della Grecia per le proprietà benefiche, grazi ai sali di selenio, ferro, sodio, cromo, rame, zolfo, calcio, zinco, silicio, magnesio, e fosforo. L’ortica è anche ricca di vitamine A, B1, B2, B3, C, J e K.
La tradizione della vera tagliatella di Bologna è nella misura della larghezza di 8 millimetri, pari alla dodicimillesima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli che, insieme alla Torre Garisenda identifica il cuore della città.
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto la tagliatella Bolognese come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
La tradizione della vera tagliatella di Bologna è nella misura della larghezza di 8 millimetri, pari alla dodicimillesima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli che, insieme alla Torre Garisenda identifica il cuore della città.
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto la tagliatella Bolognese come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Utilizzando la sfoglia verde all'ortica, abbiamo creato una nuova versione delle tradizionali Tagliatelle bolognesi. Le Ortichelle® sono un prodotto classico e molto semplice, in grado di stupire occhi e palato: rappresentano le cosiddette “Tagliatelle verdi”. Facili da condire perché si adattano a svariati abbinamenti sia di carne che di pesce, sono forse la più famosa pasta alle ortiche.
Utilizzando la sfoglia verde all'ortica, abbiamo creato una nuova versione delle tradizionali Tagliatelle bolognesi. Le Ortichelle® sono un prodotto classico e molto semplice, in grado di stupire occhi e palato: rappresentano le cosiddette “Tagliatelle verdi”. Facili da condire perché si adattano a svariati abbinamenti sia di carne che di pesce, sono forse la più famosa pasta alle ortiche.
Tipiche della tradizione casalinga, l'impasto è rustico e al tatto risultano ruvide. Le pappardelle sono un formato di pasta all'uovo del tutto simili alle tagliatelle ma di larghezza decisamente superiore. In Veneto sono definite “lasagne” nel senso generico di "strisce larghe di pasta sfoglia all'uovo".
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto le pappardelle come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Tipiche della tradizione casalinga, l'impasto è rustico e al tatto risultano ruvide. Le pappardelle sono un formato di pasta all'uovo del tutto simili alle tagliatelle ma di larghezza decisamente superiore. In Veneto sono definite “lasagne” nel senso generico di "strisce larghe di pasta sfoglia all'uovo".
Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari hanno riconosciuto le pappardelle come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Un cuore ricco di ricotta e spinaci racchiuso da due quadrati di sfoglia all'uovo.
E' un prodotto che risale al medioevo, lo troviamo nel Decamerone del Boccaccio: "...niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli...". Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari ha riconosciuto i ravioli come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Un cuore ricco di ricotta e spinaci racchiuso da due quadrati di sfoglia all'uovo.
E' un prodotto che risale al medioevo, lo troviamo nel Decamerone del Boccaccio: "...niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli...". Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari ha riconosciuto i ravioli come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Un cuore ricco di ricotta e funghi porcini racchiuso da due quadrati di sfoglia all'uovo, in una confezione generosa.
E' un prodotto che risale al medioevo, lo troviamo nel Decamerone del Boccaccio: "...niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli...". Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari ha riconosciuto i ravioli come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Un cuore ricco di ricotta e funghi porcini racchiuso da due quadrati di sfoglia all'uovo.
E' un prodotto che risale al medioevo, lo troviamo nel Decamerone del Boccaccio: "...niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli...". Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari ha riconosciuto i ravioli come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Un cuscino ricco di carne aromatizzata al tartufo.
E' un prodotto che risale al medioevo, lo troviamo nel Decamerone del Boccaccio: "...niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli...". Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari ha riconosciuto i ravioli come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
Un cuscino ricco di carne aromatizzata al tartufo.
E' un prodotto che risale al medioevo, lo troviamo nel Decamerone del Boccaccio: "...niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli...". Il Ministero delle politiche Agricole Alimentari ha riconosciuto i ravioli come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).